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sinei; i più antichi architetti che si conoscano sono Dedalo ed Orione, i quali sono italiani. Dice Pausania che i costruttori della ròcca di Atene, il più antico monumento di Grecia, fossero Agrola ed Iperbio, di cui sapeva soltanto che erano nati in Sicilia; e convien rammentare che Atene fu fondata da’ Pelasgi. Toscano dicesi il più antico ordine architettonico; in Toscana ebbe origine l’arte di gittare i bronzi, e quella d’incidere le gemme. Zeusi che portò si alto la pittura nacque in Eraclea di Sicilia, suo maestro fu il siciliano Demofilo; dicesi che Omero stesso andasse in Grecia dalla Toscana. Simonide, che aggiunse quattro lettere all’alfabeto greco, visse, scrisse e morì in Siracusa di Sicilia; Pitagora appartiene all’Italia ed a’ suoi seguaci italiani devesi la distribuzione della sfera celeste, la sfericità della terra, del sole, degli astri, la cognizione dell’obliquità dell’eclittica, della cagione della luce lunare, dell’eclissi, della natura e del corso delle comete, e dell’uso di quelle cifre che malamente sono denominati numeri arabici; Iceta Siracusano fu scopritore del fatto del movimento della terra intorno al sole; il siciliano Empedocle fu il primo a dedurre dalla concordia o discordia degli elementi le cause regolatrici del mondo. Siciliano era per certo Archimede, quegli che pose le prime fondamenta di quasi tutte le scoperte che l’età nostra tenta di perfezionare. Alcmeone di Crotone fece le prime investigazioni anatomiche sugli animali: l’Etruria fu celebre per l’origine dei rimedi. I Marsi aveano somma perizia nell’efficacia dell’erbe. Democede italico introdusse pel primo la medicina alla corte di Dario Istaspe. Corace e Tisia, siciliani,