Pagina:Sull'incivilimento primitivo.pdf/28


— 26 —

ebreo e la distruzione della gente che l’inseguiva provano la nessuna conoscenza dei fenomeni del mar rosso, su cui pure avrebbero dovuto imperare, e la totale mancanza di naviglio che avevano gli Egizi in un’epoca che per noi è già istorica; e tali fatti sembra che tolgano qualunque velleità di considerare gli Egiziani tesmofori universali. Anzi avendo notizia che i primi civilizzatori di Egitto cioè Iside, Osiride ed Ermete trimegisto ossia Mercurio siano stranieri a quel paese, ed Iside sia figlia a Saturno, che sappiamo re d’Italia che per lui fu detta Saturnia e Mercurio figliuolo di Pico che pur egli fu valentissimo re della Tirrenia, dovremmo lungamente ricercare donde venne all’Egitto la bianca civiltà?

Queste sono le nozioni antistoriche che abbiamo sulle nazioni antiche da cui potrebbesi supporre essere uscito il primo popolo civilizzato, navigatore e tesmoforo per la bella Europa. Consideriamo come fuor di questione gli abitanti dei paesi dell’Asia centrale, India, Cina e Giappone, colle loro esterminate cronologie e colla loro annebbiatissima civiltà primitiva, mentre se pur da esse provenisse la nostra dovrebbero esistere tracce di loro passaggio nelle contrade che segnalammo, dovrebbero essi aver tradizioni di spedizioni lontane da essi fatte come ad essi il lasciava l’uranide Bacco nella sua conquista delle Indie; al contrario la religione loro sempre inibiva un lungo soggiorno in mare e però l’emigrazione in lontane contrade. Così sol ci resta ora a vedere donde Italia avesse la sua civiltà primitiva, e se da essa potessero essere emanati quei tesmofori primitivi divinizzati da tutti.