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logici ci dà il nome di tutti i re di Lidia che precedettero Creso, nove fra tutti, il di cui regno non risale oltre l’anno 220 prima della conquista di Ciro, cioè circa 600 anni dopo la guerra di Troia. Inoltre un passo di Erodoto, tanto vantato autore per i sostenitori della civiltà tesmoforica lidia, dà a questa, mi sembra, causa perduta; narra egli adunque che ai tempi di Aliatte combattendo Lidi e Medi contro i Joni, nel fervor della mischia disparve il sole: i Medi e i Lidi ebbero grande spavento nel vedere intempestivamente reso notte il giorno, mentre ai Joni null’effetto ciò fece, perchè Talete avea già predetto al mondo greco un’eclissi. Ora se la serie dei re di costoro non giunge che a 600 anni dopo la guerra iliaca, e se ai tempi istorici di Talete essi disperdevansi nel combattimento per l’inaspettato arrivo di una eclissi, come far risalire la loro civiltà ai tempi primitivi? Come poterli supporre tanto decaduti in civiltà quando ancor non erano giunti a quell’apice di gloria che pur gli assegna l’istoria?

Passando oltre l’Eusino, troviamo gli Sciti, i Druidi, i Germani di cui neppur dovrebbesi parlare, mentre in tempi modernissimi troviamo questi popoli tuttora immersi nella più crassa barbarie; però siccome per le limitatissime nozioni geografiche che ebbero gli autori greci è latini non potrebbesi sperare una sicura guida ne’ loro detti, e trovandosi da loro accennate antiche provenienze civili dai popoli situati oltre l’Eusino, converrà rammentare che Erodoto, il quale nei tempi storici visitò quelle parti, dice aver colà udito esser gli Sciti gente novissima, la quale non avendo fabbricato città nè case, usando