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è ancor più distinta dalla Vittoria che la corona: aggiunta che non trovasi negli altri tipi simili di monete siciliane.
Degna di nota è pure la forma dell’altare, aperto nella parte superiore destinata a contenere il fuoco; di essa nella siciliana numismatica abbiamo solo un altro esempio in un tetradrammo imerese pubblicato incompletamente dal Castelli1
Vengo ora al tipo del rovescio, che è quello che ci offre maggior novità ed importanza.
Un semplice esame del nostro tetradrammo ci convincerà come esso sia più antico di tutti gli altri; lo stile, il corno sulla fronte del cacciatore, l’ Ο invece dell’ Ω ne sono prove manifeste; come io non credo che si possa in alcuna guisa dubitare quella figura virile essere la medesima che si vede nelle medaglie di stile più bello. Che anzi chiunque è per poco esercitato in questi studj, dal suo ripetersi con tanta costanza di atteggiamento, vi riconoscerà senza alcun dubbio la copia di statua celebre, condotta forse in bronzo, secondo che parrebbe dal modo come è composta.
Corrisponde la disposizione generale della figura, non che quella delle gambe, del braccio destro, e quel che è più, della mano che si appoggia, rovesciata, sull’anca destra; coincidenze molto notevoli ove si pensi alla libertà anzi licenza, con la quale sono rappresentate sulle mo-
- ↑ Ad Sic. vett. num. Auctarium IV, 1. L’autore non vide le lettere importantissime del diritto e del rovescio che si scorgono nitidamente ne’ due esemplari delle collezioni Luynes e Pennisi, siccome ho mostrato nella mia descrizione di quest’ultima raccolta, lavoro in corso di stampa.
292); ma non può essersi certi di questa spiegazione. Alcuni altri invece vi riconoscono Diana, e C. O. Müller (Handb. § 357, 6. p. 533) cita le testa del tetradrammo pubblicato dal Nöhden (è quella con la spiga disegnata al n. 2 della mia tavola) come un esempio di quelle rappresentazioni nelle quali non è dato di distinguere Cerere da Proserpina.