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e la palma, rovesciata, si appoggia sull’anca; il sinistro, disteso, tiene due aste nodose provviste di un laccio. Ha stivaletti a’ piedi, il pileo gettato dietro al capo e tenuto da una corda, la spada al fianco sinistro pendente da un balteo e la clamide raccolta sul braccio sinistro. A’ suoi piedi, due cani rivolti pure a dritta, uno con la testa alta e un altro in atto di fiutare; innanzi ad essi, vestigia di un erma. Nel campo, a sinistra, ΕΓΕΣΤΑΙΩΝ (moneta de’ Segestani). (Tav. I, n. 30)
Arg. Diametro massimo: mill. 3.
Collezione Pennisi in Acireale. Coll. Luynes, Museo Britannico. Coll. Fox e coll. Bunbury in Londra.
Intorno alla testa del dritto egli è da notare che lo stesso conio servì tanto per questo tetradrammo quanto per alcuni didrammi che nel rovescio hanno il solito cane, accompagnato da tre spighe e da qualche cosa in forma di serpente che pare uscire dal dorso stesso del cane1.
Più grande e di più elegante lavorìo è la testa del tetradrammo seguente, di maggior rarità dell’altro or ora descritto:
Dr. Testa di donna con orecchino a tre pendenti e collana, a dritta; i capelli son legati da un’opistosfendone ornata di stelle, dalla quale sortono svolazzando alcune ciocche; sotto il collo, una spiga; avanti, ΣΕLΕΣ. ΑΙΑ.
Rov. Come nella precedente. (Tav. I, n. 2).
Arg. Diametro 28 mill.
Altra volta della Coll. Dupré di Parigi.
Dr. Come il rovescio delle monete precedenti, se non che i capelli del cacciatore sono svolazzanti, manca l’iscrizione, l’erma con una testa barbata e coperta di pileo si scorge più distintamente, e vi è un sol cane in atto di fiutare in terra.