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e d’interno giro, fallirebbe all’intento, e giocherebbe il destino di questo nuovo strumento di potenza e di civiltà; poichè ai tentativi malpensati segue l’avvilimento e l’abbandono. Se le strade ferrate devono propagarsi in Europa, non lo possono fare altrimenti che al modo degli aghi di ghiaccio, i quali si scontrano e s’attraversano a brevi intervalli e con minuta tessitura, finchè tutta la superficie dell’aqua ne rimanga invetriata. Quando tutti gli Stati europei avranno proveduto alla facilità e celerità delle interne communicazioni, e avranno tutti preso il saggio esempio dell’Inghilterra e del Belgio, e diffuso nelle inerti masse indígene il principio del moto, la forza del circolo ondoso sarà tale di propagarsi anche negli intervalli da stagno a stagno. Allora le migliaja di milioni, che per tutta Europa si saranno investiti in queste costose opere interne, formeranno un interesse così potente e imperioso, che potranno tener fronte alle influenze e alle pretese dei manifattori. I quali, invece d’attendere a far meglio i loro mestieri, implorano d’ogni parte vincoli e proibizioni, che annullano di frontiera in frontiera quei cambj e quei commerci, senza cui l’industria loro non può vivere se non di vita falsa e malaticcia, e tiene perpetuamente sospese sull’orlo della miseria le famiglie dei lavoratori. Inteso dalle nazioni industrianti il principio del commercio, ossia della pérmuta, ognuna di esse coltiverà quelle arti che le sue circostanze più le consigliano; epperò ricaverà dalle native sue forze il massimo effetto, cioè le più facili, più perfette, più copiose produzioni; le quali le serviranno quasi di moneta per provedersi a più basso prezzo le più perfette produzioni delle industrie altrui. Ma queste cose sono troppo remote; la febre protettiva è universale e popolare; e la Spagna stessa, la Spagna, vaneggia di salvare dai pericoli del commercio la sua industria, non so se viva, o morta, o nascitura. Il manifattore teme per le sue mal trascelte e male adatte imprese il confronto delle cose fatte in più opportuni luoghi a minor costo e con miglior successo; e il terriere in ogni parte d’Europa vede sovrastargli da non so qual parte del globo il diluvio dei grani stranieri. E sopra queste superstizioni di vulgo vegetano e regnano le false dottrine economiche, le quali peranco non si riebbero dall’impressione che produsse sulle menti