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1° via, 2.° rede di Gio. Mini, 3.° Capitolo fiorentino, 4.° Monache di Candeli; et oggi confina a 1° via, 2.° detto compratore, 3.° Bernardo, profumiere, 4.° Tonino oste alla Cervia.»

Stefano Rosselli comprò detta casa da Stefano di Biagio di Filippo d’Ottaviano «alberghatore all’albergo del Falcone» per scudi 700 di moneta, riserbandosi una parte di essa per uso; ed in conto del predetto Stefano, si trova descritto all’Arroto 1558 n.° 271, quart. S. Giovanni.

I quali beni aveva comprati Biagio di Filippo d’Ottaviano da Galeotto di M.° Agostino di Bancho Banchi5 «dell’Abbaco», per scudi 490 d’oro di moneta il 10 Settembre 1557.

Nell’Arroto 1549 n.° 146, quart. S. Croce, in detto Galeotto di M.ro Agostino di Bancho Banchi si trovano descritti soltanto «dua noni e 1/2 duna casa et suoi habituri auso dalbergho del falchone» comprati da Filippo di Ser Andrea di Bancho, sotto di 6 di Settembre 1549 impostati alla decima «del 34» (1534) sotto nome di Ser Andrea di Banco dell’Abbaco.

Il rimanente della casa gli era pervenuto per «redità abitestato di Bancho e Piero sua fratelli».

All’«Aumento» 15 17 p. 124 quart. S. Croce, Gonf. Carro la predetta casa è così impostata e descritta:

«Piero et Augustino di Bancho di Piero di Andrea di Bancho delabbacho.»

«Una casa posta alcanto del giglio popolo di S.ta Maria Nipotecosa cofinata da p° via aij Heredi digiovanni mini aiij capitolo di S.ta Maria delfiore, aiiij le monache di Candegli. Della quale casa ci pervenne cinque noni dala Maria nostra sorella e donna di ser Giuntino dilorenzo adjucata a madonna francescha nra madre per lodo dato per ser Buonaventura cancelliere dela mercantia et ser Agnolo di ser Antonio di ser Baptista rog. ser Bartolommeo deltavolaccino per f. 365 e soldi XV di sug.lo 10 tienla apigione Ber-