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XXI.

L’ultimo gruppo compreso fra Via della Nave, Via Calzaioli e Piazza del Duomo, è solamente per la parte corrispondente in Via della Nave ed in Via dell’Arcivescovado compreso nel piano di riordinamento.

Numerose stradelle attraversavano in ogni tempo questi fabbricati, mentre oggi non vi si trovano che due strade senza riuscita. Il Chiasso ora degli Adimari, allora del Porco, conduceva ad un sito d’osteria che aveva per insegna un porco e che godeva fama assai lusinghiera presso i buongustai di quattro secoli fa.1 Poi girava dietro le case degli Adimari passate in parte nei Da Romena e sboccava in Via dell’Arcivescovado, chiamata in quella parte Via della Macciana, accanto all’albergo della Macciana, presso il quale erano diverse fornaci per far bicchieri.

Più verso Piazza del Duomo, era la chiesa di S. Cristofano, una delle più antiche parrocchie di Firenze, detta S. Cristofano Adimari, perchè le case di quella celebre famiglia l’attorniavano. Di fianco alla chiesa la via conduceva a due piazzuole, una delle quali per ragione di altra riputata osteria o cella di vino, si diceva della Malvagia.

In questo gruppo di fabbricati, i Medici, gli Adimari ed i Pecori erano quasi gli unici possessori.

Degli Adimari fu la casa accanto alla loggetta del Bigallo e Guglielmo di Piero ne affittava parte a Donatello ed a Michelozzo scultori.2

I Medici ebbero quasi tutte le loro case fra il Chiasso del Porco e Via della Nave, mentre i Pecori dalla piazza dei Succhiellinai andavano coi loro fabbricati a confinare coi beni del Bigallo e dell’Arcivescovado. Uno dei loro palazzi, il più importante, era quello al disopra della volta che metteva in comunicazione Piazza di S. Giovanni col crocicchio che s’intitolava il Canto de’ Pecori.3

Del palazzo Arcivescovile, dell’elegante e tanto deturpata chiesa di S. Salvatore una della più antiche di Firenze,4 di quel gioiello che è la loggia del Bigallo, dei Capitani di S. Maria5, della Misericordia Vecchia che era posta accanto alla loggetta, non è il caso d’entrare a parlare