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lo spazio alla nuova piazza che deve sorgere in questo luogo e tutti gli altri antichi edifizj ricordati stanno per avere la stessa sorte.

Gigante delle altre vicine costruzioni, era sulla piazza di Mercato vecchio l’altissima torre detta dei Medici e Speziali perchè avea servito di residenza a quest’arte dal XV secolo fino alla riunione di quelle corporazioni in pochi gruppi destinati a scomparire e ad essere incorporati negli uffici del governo Granducale. In antico essa simboleggiava quasi la magnificenza d’una delle più grandi famiglie di Parte Ghibellina, i Caponsacchi e perchè appunto i Ghibellini ebber tra noi contrarie le sorti, essa fu confiscata e incorporata tra i beni di Parte Guelfa2a. Ghibellini erano pure gli Amieri i cui palazzi muniti di tre torri che sorgevano di fianco a’ Caponsacchi furon distrutti dai Guelfi 3. Le foglie, grazioso adornamento riprodotto nelle cornici, nelle mensole, quasi in ogni parte dei palazzi e delle torri, rammentano quel Foglia di Amiero Amieri guerriero valoroso, difensore costante della patria, cavaliere dello Sperone d’oro che ottenuta la revoca del bando lanciato contro la sua Ghibellina famiglia riedificò il palazzo dalle sue rovine4.

Il palagio degli Amieri, come la torre e la casa dei Caponsacchi, nulla serbavano che nell’interno rammentasse la magnificenza di chi li possedette ne’ tempi antichi. E questo si deve certo ai continui passaggi di possessi, agli usi diversi a’ quali furono destinati cotesti edifizj, ridotti poi perfino a carcere dei poveri5.

Al contrario, le tracce dell’elegante e corretta decorazione interna presenta il palagio dei Catellini da Castiglione che ha le sale adorne di porte assai graziose, di camini e di lavabi vagamente scolpiti di pietra e decorati dello stemma dell’antica ed illustre famiglia che in questo luogo abitò parecchi secoli6.

Accanto al palazzo de’ Da Castiglione, in Via de’ Pellicciaj ebbe le sue forti case un’altra celebre famiglia, i Malegonnelli7 e presso a loro erano casette e botteghe, passate dipoi ad arti ed a chiese e che corrispondevano sulla piazza chiamata del Lino o dell’osteria di S. Andrea per ragione, prima delle botteghe di Linajoli, poi per una famosa osteria posta fra le case dei Da Castiglione.

Di questa famiglia fu pure l’antica ed alta torre detta di S. Andrea, appartenente in epoca assai antica agli Ubaldini; così pure fu sopra a fabbriche dei Da Castiglione che venne eretto l’elegante locale dov’ebbe residenza l’arte dei Rigattieri e Linajoli8 residenza che fu con cura infinita adorna di opere d’arte pregiatissime.

Il quadrato di case fra Pellicceria, Piazza del Monte, Via de’ Cavalieri9, e Via S. Miniato fra le Torri, fu detto il dado dei Lamberti per-