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Della Luna ricchissimi e potenti mercanti, dei Torelli, degli Altoviti ecc. Al bruno e tetro palagio si riferiscono memorie di episodj non meno tristi, non meno mesti. Ricordi di sciagure e di delitti, cui la tradizione popolare e la volgare suprestizione ha dato forme fantastiche e favolose.10

La parte interna di questo ceppo di fabbricati non è meno interessante, non meno ricca di ricordi. Ebber là dentro alcune case gli Ubaldini, la famiglia signora delle pendici Appenniniche e del Mugello, coronate di rocche altere e di ben muniti castelli e che nei sotterranei della chiesetta di S. Maria in Campidoglio deponeva le ossa de’ suoi morti.11 La piazzetta oggi Della Luna, ma che era già detta della Paglia, certo per la natura del mercato che vi si teneva, era prossima ad altra piazzetta detta dei Pollajoli appunto perchè qui furono fino ad epoca remota i magazzini del pollame destinato al mercato e l’una e l’altra comunicavano per una serie di vicoletti stretti, scuri, tortuosi e colla Piazza del Mercato Vecchio e colle altre strade vicine. Ai pollajoli che qui possedevano case e botteghe del loro mestiere, appartenne la famiglia che dette all’arte i diversi Del Pollajolo che come scultori, pittori ed orafi furono tra le glorie più pure dei tempi in cui l’arte a Firenze ebbe così splendido culto.



(1) Sorvoliamo sopra a questo punto così essenziale, perchè le argomentazioni e le affermazioni degli eruditi del 6 e 700 nuotano in un mare di cervellotiche congetture e di favolosi ricordi. Fra poco le demolizioni e le escavazioni porteranno un largo contributo di documenti parlanti ed allora qualche dotto collega, che alle cose d’archeologia ha dedicato i suoi studj, avrà campo di discorrere con competenza e sicurezza della topografia di Firenze Romana.

(2) Anche questa interessante chiesetta potrà essere convenientemente ed accuratamente studiata e certo lo studio di essa darà importanti risultati, perchè su di lei si hanno molte memorie degne di attenzione .

(3) Fu riedificato col disegno di Giambologna autore pure del graziosissimo portabandiera di bronzo che in forma d’un bel satiretto vedesi sull’angolo del palazzo. Dopo i Vecchietti s’ebbero il palazzo i Poltri, poi i Del Corona che ne completarono la facciata dal lato della via tra’ Ferravecchi. Il Conte Andrea Vecchietti uno degli attuali discendenti dell’insigne famiglia, possiede tuttora alcuni dei quadri che facevano parte delle splendide collezioni raccolte da’ suoi antenati .

(4) Vuolsi che i Rinaldi venissero in Firenze dalla Francia e che tenessero come ricordo della loro origine i tre gigli di Francia fra le due ali d’oro nel campo azzurro del loro stemma.

(5) I vescovi di Fiesole pagavano ogni anno agli Arrigucci a titolo di recognizione 120 staja di grano. Per causa di diritto degli Arrigucci sul vescovado di Fie-