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di Firenze chiamati a consiglio nella rocca o Campidoglio dal barbaro re, nessuno era più uscito, talché supponendo razionalmente che fossero stati presi in agguato, ebbe cura di sconsigliare gli altri che si presentarono di poi, dall’accogliere il menzognero invito di pace del conquistatore.

(3) Se ne veggono ancora le traccie nell’altissimo e forte edifizio che prospetta il lato di ponente.

(4) Basterebbero a darne una prova l’eleganza di adornamenti che ebbero i loro antichi possessi, la splendida cappella in S. Trinita dipinta dal Ghirlandajo, le opere d’arte preziose che posero nelle loro ville ecc. Fra queste era celebre un altare di Luca Della Robbia che decorava la cappella della villa del Sassetto al Pellegrino. Il Marchese Gino Capponi apprezzando il valore di quest’oggetto d’arte lo portò nella sua villa favorita di Varramista. L’anno scorso è stato venduto e trasportato all’estero.

(5) Le altre case dei Malegonnelli erano in Pellicceria, dal lato opposto, accanto ai Da Castiglione.

(6) Sulla porta della chiesa vi è lo splendido bassorilievo a forma di lunetta, opera fra le più pregiate di Luca Della Robbia che diverrà uno dei più preziosi ornamenti del nostro Museo.

(7) Di questo gruppo di fabbricati non resterà in piedi che uno dei palazzi dei Sassetti, quello che fu in antico dei Grifi, posto sull’angolo fra Via degli Anselmi e la Via dei Sassetti. Esso dovrà essere restaurato e conservato perfettamente nel suo antico stile.