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Sorsero allora coi soccorsi largamente profusi dalla famiglia Medici, la grandiosa chiesa1 ed il vasto monastero ed occuparono parte della piazza di S. Michele Berteldi che in antico girava anche dal lato meridionale della chiesa, la Piazza Padella e tutte le case lungo l’attuale Via Teatina fino alla Via del Beccuto.

Nella nuova ed ampia costruzione furono comprese la stufa degli Obizj, la Piazza Padella in parte ridotta a cortile, varie case degli Agli, dei Del Beccuto ecc., talché questo tratto di città subì ai primi del XVII secolo una" trasformazione così radicale da far perdere affatto ogni traccia della primitiva forma2.



(1) Vedi Portate originali del Gonf. Lion Bianco. «una chasa dove sifa la stufa nel popolo di S. Michele Bertelde a 1°-2°-3° e 4° via - Tiella a pigione Sandro di Matteo». I Mangioni che furono antichissimi e potenti cittadini ebbero le case loro sul canto fra la Via che si dice dei Rondinelli ed il Chiasso Cornino, oggi ribattezzato col nome di Via del Trebbio.

  1. Il disegno di questa chiesa fu di Anselmo Cangiano prete Teatino che era distinto architetto ed abilissimo matematico. Matteo Nigetti architetto allora favorito di casa Medici, diresse, continuò ed ampliò la costruzione, la quale venne compiuta nel 1648 da Gherardo e da Pier Francesco Silvani.
  2. Dello stato in cui trovavansi la chiesa di S. Michele Berteldi, le fabbriche e le vie adiacenti prima che i Teatini cominciassero il lavoro, porge una chiara idea una pianta della chiesa e delle fabbriche e strade adiacenti, ritrovata nel R. Archivio di Stato dal ch.° Jodoco Del Badia e da lui pubblicata nella sua Miscellanea Fiorentina anno I N. 3.