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palagio caduto ed abbattuto per rabbiosa vendetta delle fazioni trionfanti, erano sottentrati poveri casolari e meschini tugurj; le torri fatte scapezzare dal governo popolare per fiaccar l’alterigia dei grandi, erano scomparse e destinate ad altri usi; la Parte Guelfa che s’impadroniva dei beni dei ribelli o le corporazioni delle arti occupavano e tenevano i possessi antichi dei Ghibellini sbanditi ed esuli, quindi questo quartiere aveva già subito una prima trasformazione, aveva perduto pressoché le tracce dei tempi in cui nella piazza dell’antico Foro del Re, attorno alle chiese che furono tra le prime parrocchie di Firenze, nelle cupe stradelle minacciosamente stavano le una di fronte alle altre le forti ed altissime torri merlate delle famiglie guelfe o ghibelline ricordate nelle istorie del Malispini e del Villani.

Cotest’epoca precedente è stata in parte studiata1 in molte altre parti dovrà esserlo e la pubblicazione presente e le ricerche fatte per essa saranno utili per risalire ad epoche più lontane.

Frattanto, perchè le indicazioni della pianta abbiano spiegazioni più chiare ed illustrazioni maggiori, abbiamo qui raccolto una quantità di notizie e di ricordi che abbiamo suddivisi in tante parti rappresentate da gruppi di fabbricati che nella pianta si trovano indicati da grossi numeri romani.




  1. Non è molto che il Municipio di Firenze faceva acquisto di una pianta del Centro di Firenze compilata dal Sig. C. Giammattei-Cosci studioso ricercatore di antiche memorie. In essa sono indicati i possessori di case e di palazzi in vari secoli, ma particolarmente prima assai della istituzione del catasto, e sono notate poi molte fra le torri che sorgevano in quella località.