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ed oggetti d’arte, per procedere di comune accordo nelle operazioni e nelle determinazioni che saranno ritenute opportune.

6.° Il servizio storico archeologico municipale per quanto si riferisce ai lavori di riordinamento del Centro di Firenze, sarà regolato dalle norme seguenti:
I. A mano a mano che saranno resi liberi i fabbricati espropriati, il Presidente della Commissione archeologica, incaricherà una Sottocommissione, essa pure da lui presieduta, composta del R. Ispettore dei Monumenti e Scavi, dell’Ingegnere dell’Uffizio tecnico, specialmente incaricato, e del Segretario della Commissione di eseguire una prima visita agli stabili di cui sopra, rilevandone le cose più importanti per poterne poi riferire nella prima adunanza della Commissione, onde questa, quando ne sia il caso, possa procedere sul posto ai suoi studi e prendere le opportune deliberazioni.
II. Le adunanze della Commissione saranno convocate ogni qualvolta si manifesti la necessità di procedere a visite collettive e di determinare indagini, escavazioni e provvedimenti d’urgenza, sempre nell’interesse dello studio accurato dell’antico quartiere centrale della città.
III. I componenti della Commissione Storico-Archeologica comunale, e quelli delle commissioni aggregate, avranno una tessera di riconoscimento per potere visitare i lavori e introdursi nei recinti chiusi da impalancato, all’aggetto di esercitare una certa sorveglianza su tutto ciò che nelle demolizioni e negli scavi, potesse esser posto in luce.
IV. Essi però non potranno individualmente ordinare la sospensione dei lavori creduti dannosi; ma potranno in via d’urgenza rivolgersi alla Presidenza ed alla Sottocommissione relatrice per provocare dall’Autorità municipale quei provvedimenti che valgano ad impedire opere dannose allo scopo cui mira il lavoro della Commissione stessa.