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associarsi l’opera della Commissione provinciale per la conservazione dei monumenti e delle opere d’arte.

E questo anche dietro invito del Governo stesso, al quale stanno sommamente a cuore i lavori che si eseguiscono in una località dove, per comune opinione degli antichi eruditi, esistono le tracce della Firenze romana, e dove trovansi edifizi che hanno singolare importanza per la storia dell’arte.

D’altra parte poi la stessa Commissione conservatrice, per debito dell’ufficio suo, aveva determinato di rivolgere i suoi studi anche intorno a questo argomento nominando a tale uopo una Sottocommissione composta del Comm. Prof. Gaetano Milanesi, Comm. Prof. Luigi Del Moro e Cav. Guido Carocci R. Ispettore degli scavi e dei monumenti.

Tale Sottocommissione fu stimato opportuno dovesse essere associata alla Commissione storica comunale, perchè si avesse quella necessaria unità di criteri che in simili casi si richiede.

Tenendo presente poi, che anche la Società Colombaria aveva nominato una Commissione, la quale aveva domandato al Comune di poter fare per conto proprio, studi e ricerche durante i lavori di riordinamento del Centro, fu stabilito di aggregarsi la Commissione stessa composta dei signori: Bianchi Cav. Prof. Gaetano, Conti Prof. Cosimo, Minucci Del Rosso Paolo, Ristori Canonico Gio. Batta e Saltini Cav. Guglielmo Enrico, perchè essa pure coadiuvasse quella comunale e la Sottocommissione conservatrice dei monumenti.

La Commissione si mise subito all’opera: visitò gli stabili del Ghetto e della Via degli Speziali; e tutti gli altri stati espropriati, rilevando disegni e piante, tenendo conto delle tracce di antiche costruzioni, di decorazioni artistiche, ecc stabilendo ciò che era da conservarsi come degno di costituire una raccolta di memorie importanti, relative al centro di Firenze.