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Ma di fronte a tutto questo vi era il dovere, anzi il sacrosanto dovere, in chi era preposto al riordinamento del centro di Firenze, di provvedere che rimanesse memoria di quanto si demolisce, si trasforma o si distrugge.

Allora la Giunta municipale deliberò di ricostituire la Commissione nominata fino dal 1866 aggiungendovi nuovi elementi, e che fu chiamata «Commissione storico-archeologica comunale.»

Questa Commissione fu composta dei Signori:

Artimini Prof. Cav. Antonino, Presidente.
Alfani Cav. Prof. Augusto.
Corsini Principe Sen. Tommaso.
Del Lungo Cav. Prof. Isidoro.
Milani Cav. Prof. Luigi Adriano.
Del Badia Iodoco.
Landi Ing. Giuseppe
Conti Giuseppe, Segretario.

Incarico precipuo di questa Commissione è quello di fare le ricerche e gli studi necessari su tutto ciò che esiste negli stabili da espropriarsi, o che si scoprirà nelle demolizioni da eseguirsi per il riordinamento del Centro di Firenze, che si creda possa interessare l’Arte e la Storia della nostra città: di eseguire inoltre al R. Archivio di Stato le ricerche storiche per tutti gli stabili compresi in tale riordinamento, affinchè per ciascuno di essi si abbia la storia esatta della sua provenienza fino dal 1427 secondo il saggio che ne diamo in questo volume.

Facendosi poi omaggio alle disposizioni di legge che regolano la tutela delle opere d’arte, al diritto ed al dovere che il R. Governo, e le speciali autorità da esso nominate, hanno di vigilare su tutto quanto si riferisce alla conservazione del patrimonio artistico nazionale, il Municipio non poteva a meno di riconoscere la ragionevolezza e la convenienza di