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All’epoca del primo Catasto del 1427, Quart. S. Gio., Gonf. Leon d’oro a 92, è questa mezza bottega impostata a «Lorenzo di martino di lorenzo chambi pupillo, e tutrice la vedova alidone sua avola paterna, e che latiene a pigione jacopo di nicholò di lucanello damilano».



(1) Detti anche Del Milanese. Originari di Milano, andarono a stare a Prato, poi vennero a Firenze. Acquistarono ricchezze nel commercio. Ebbero 2 priori. Gio. Batta fu vescovo di Marsico, ed essendo l’ultimo, lasciò beni e nome ai Covoni. Il loro palazzo era in Via Larga (ora è Covoni).

(2) Vennero da Pogna in Val d’Elsa e si dissero avanti Benvenuti. In Firenze ebbero gran numero di palazzi e case e dettero nome all’antica Via di Pugliesi. Ebbero 6 Gonfalonieri e 21 Priori.

(3) Famiglia non molto antica che era ascritta al gonfalone Lion d’Oro.

(4) Detti Palmieri del Rasoio per distinguerli da altri. Famiglia importantissima alla quale appartenne Matteo letterato, poeta, storico. Per aver parlato delle cose divine e dei dogmi religiosi con molta libertà fu tenuto in concetto di eretico. Stavano da S. Pier Maggiore ed era loro la Farmacia al Canto alle Rondini. Ebbero 7 priori. Venivano da Rasoio nel Mugello.

(5) Stavano Oltrarno. La stemma loro è sulla torre de’ Romaldelli in Calimara.

(6) Celebre famiglia che vuolsi derivi dai Rustichelli di Fiesole. Celebre più di tutti, fra i suoi personaggi, fu Bartolommeo di Niccolò, cittadino di grande autorità che ebbe molte ambascerie. Francesco fu tra i più caldi seguaci del Savonarola. Bartolommeo di Filippo fu tra i difensori di Monte Murlo e venne fatto decapitare da Cosimo de’ Medici. Ebbero 11 Gonfalonieri e 17 Priori. I loro palazzi erano nella Via oggi de’ Pandolfini e in Borgo degli Albizzi.