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mentre dalla filza 1572 — Giustificazioni di città n.° 109, 20 febbraio 1571 — si vede indicata in un chiasso vicino alla piazza de’ Pilli; ed è così descritta:

«Una apoteca ad usu artis lane posita i chiasso vicino platee de pillis ap.° plaseola mangani, 0/2 Geredii magu Rafaelis de pillis,0/3 Jacobi de burgo: 0/4 Andrea de’manganatoris etc.» .

E da notarsi la sconcordanza fra questi due atti eseguiti nel medesimo tempo circa la designazione della località in cui si trova indicata la casa. Dall’Arroto 1572 si trova, come già si è detto, in Piazza del Re fino alle consegne del 1776; e nella citata filza del 1572, «nel chiasso vicino alla Piazza de’ Pilli2 come per l’addietro è stato sempre detto».

Nel Campione del 1534, Quart. S. Spirito Gonf. Ferza, n.° 45 a 64 si trova la predetta casa e bottega impostata in conto di Antonio di Giuliano Salvetti il quale dichiara di averla comprata «Dantonio di giovanni gualandi speziale Gonf. Leon bianco, rog. ser. Bartolommeo da Santamaria impruneta, addi 5 di marzo 1516».

Nel Campione 1498 Quart. S. M. Novella, Gonf. Leon bianco, n.° 208 a 489 si trova che Giovanni di Antonio di Francesco Guardi dichiara:

«Una chasa chonperai permio abitare della dotta della donna mia dajacopo di lione depillj populo di Sanminiato i fralle torri co suo vocaboli e cofini ap.° via, 0/2- e 0/3 chiassolino a 0/4 detto jacopo di leone depillj per pregio e prezzo di f. 180 doro charta per mano di ser Machalle di ser Andrea Machalli sotto di 12 luglio 1490».

Di poi fui forzato arapigonalla pella trista vicinanza mera fatta dagiudei e battilani et apigonala aneretto di francescho neretti per f. 20 lano charta permano di ser Bartolommeo di ser nicholò da santamaria iprunetta sotto dì 10 dottobre 1493»