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54 PARTE PRIMA

in ispezieltà all’ambasciatore d’Austria, di coronare il principe Eugenio, contro del quale aveano le tante volte combattuto.

La proposta del duca di Lodi e quella della commissione essendo state poste alle voci, vinse quest’ultima. I conti Moscati e Mengotti ottennero solo che le proteste di rispetto e di attaccamento al principe Eugenio sarebbero indirizzate dal senato ai Sovrani alleati, e non al principe stesso, in guisa che potessero queste proteste venire riguardate come un tacito e modesto voto. Invano il conte Vaccari tentò di fare stanziare il capitolo proposto dal conte Prina sul dritto eventuale del principe Eugenio, chè con poco stento il conte Guicciardi ne ottenne la reiezione. Infine, i deputati eletti dal senato furono appunto esso conte Guicciardi, il conte Castiglioni e il conte Testi, ministro.

Troppo per avventura mi sono diffuso a narrare i particolari di quella memorabile seduta del senato. I fatti di cui segue la descrizione varranno a mia giustificazione; perciocchè, in vedendo lo sdegno popolare prorompere bentosto contro la così detta bassa condescendenza del senato al minimo volere del principe Eugenio, mi si perdonerà d’avere per lo minuto descritto i sentimenti ostili da cui, all’incontro, era mosso il senato verso il vicerè.

Intanto che questi dibattiti avvenivano nell’aula del senato, i partiti del di fuori si agitavano, si credean prossimi al trionfo, e disponevansi ad afferrarlo. Pareva giunto per tutti l’istante di operare; chè l’imperatore Napoleone era caduto, e il vicerè non potea cansarsi dal cader esso pure, se non col sostegno degl’Italiani. Do-