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204 PARTE SECONDA

proteggere le arti e il commercio, chi apra istituti di beneficenza; chi inventi od introduca macchine, chi proponga miglioríe in qualsivoglia ramo della pubblica amministrazione, chi si dia a scientifiche investigazioni, diventa ben presto sospetto. S’ei batte la via delle cariche, deve deporre ogni speranza di avanzamento, e apparecchiarsi a soffrire le sorde persecuzioni di un governo ipocrita ed implacabile. Se aspira ad un posto vacante, non l’otterrà, perocchè la Polizia, o, per dir meglio, le innumerevoli polizie che stendonsi a guisa d’inestricabil rete su tutto il paese sono interrogate relativamente ad ogni nomina, e basta che alcuna di esse dica: il candidato N. non è ben pensante, i suoi sentimenti sono biasimevoli, o qualche generale taccia gli apponga della stessa fatta, per troncargli la via. Sarà aggravato dal soverchio lavoro, sarà a bella posta trattato sdegnosamente, ad ogni piè sospinto sarà rimproverato, gli si supporranno mancamenti per rabbuffarlo o punirlo, gli si apporranno a colpa le relazioni con persone malvedute dal Governo, gli si imputerà d’avere proferite lagnanze o di averne udite. Una sua domanda a pro dello stabilimento cui è addetto, per quanto siane rilevante od utile lo scopo, non sarà mai ascoltata. I suoi congiunti, i suoi figliuoli, ove battano parimenti la via delle cariche, incorreranno essi pure nel disfavore in cui egli è caduto, sicchè alla fine ei dovrà riguardare sè stesso, ed a ragione, come il flagello della propria famiglia. Sonovi in Lombardia stabilimenti commerciali che caddero d’improvviso in disgrazia del Governo, e ve ne furono di quelli che succumbettero sotto le persecuzioni, perciò che uno de’ figliuoli del proprie-