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di volto era somigliante a lui, vestito con le vesti da tiranno, uscisse fuori degli alloggiamenti, e che facesse il sagrifizio all’altare. Parimente che gli arcieri abbigliati di candide vesti portando il mirto vi ascondessero sotto gli archi. Laonde veggendo eglino Imilcone, il quale veniva anch’egli fuori a questo modo, e sagrificava; subito gli scagliassero addosso i dardi. Fatto questo in tal modo, Imilcone non avendo punto sospetto di simili cose, se ne venne, e misesi a sagrificare. Allora gli furono scagliati di molti dardi addosso, mentre che sagrificava, e trafitto si passò di questa vita.
Volendo Gelone levar via l’imperio de’ Megaresi, chiamò ciascuno de’ Doriesi, che volesse venir quivi ad abitare. Ma egli impose una taglia a Diogneto principe de’ Megaresi molto grave; ed egli il simile fece a suoi cittadini; i quali non volendo per modo alcuno pagare il tributo, siccome quello che era sovra le forze loro se ne andarono ad abitare a Siracusa, e si sottomisero all'impero di Ciclone.
Terone
Mentre che Terone faceva la giornata co’ Calcedonesi, avvenne ch’eglino si misero a fuggire; e perciò i Siciliani con impeto entrando dentro gli alloggiamenti per saccheggiare le tende, sopraffatti dagl'lberi furono mandati a fil di spada. Il che veggendo Terone mandò alcuni, i quali dovessero girare le tende, e comandò che dalle spalle mettessero il fuoco in quelle. Perché accesa ed inalzata una grande fiamma, i nemici veggendosi spo-