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distribuire il paese in tre parti, in Sparta, Argo, e Messana. Cresfonte desiderando di avere Messana, o Argo, propose un partito, che a chi toccava la prima sorte avesse Sparta, ed a chi la seconda Argo, e che Messana fosse del terzo. Furono dunque d’accordo, e gettarono le sorti. E così quelli misero una pietra bianca in un’urna piena d’acqua, e Cresfonte vi pose un pezzo di terra bianca simile a una pietra. La terra dunque subito si distrusse. Ma le sorti delle pietre diedero Argo a Temeno, e Sparta ai figliuoli di Aristodemo. Cresfonte avendovi adoperato inganno, parve che avesse Messana per fortuna.
Cipselo
Cipselo era signore d’Arcadia. Ora avvenne, che gli Eraclidi mossero guerra contra gli Arcadi. E l’oracolo aveva detto, che si guardassero bene di non fare accordo ricevendo doni ospitali dagli Arcadi. Perché Cipselo al tempo della estate comandò ai lavoratori, che tagliati i frutti, e postili sulla via si dovessero partire. I soldati pigliavano volontieri i frutti degli Arcadi, e se ne servivano. Cipselo adunque andandogli incontro offerì agli Eraclidi gli alloggiamenti. Perchè rifiutando essi quell’onore, siccome quegli, che si ricordavano dell’oracolo, Cipselo disse loro: voi dovete sapere che l’esercito vostro è stato il primo, che ha ricevuto da noi i frutti per doni ospitali. E così la sapienza di Cipselo fu cagione, che gli Eraclidi si accordarono con gli Arcadi.