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per scargamento de’ peccati suoi divotamente serviva a quel tempio. Costui, non avendo il modo di sostentare la vita sua, andavasi quando a Ragusi e quando all’isola di mezzo, e mendicava. Avenne che sendo un giorno Teodoro nell’isola di mezzo e mendicando il pane secondo il costume suo, trovò quello che mai non s’avea imaginato trovare. Imperciò che se gli fe’ incontro una vaga e leggiadra giovane, Malgherita nomata; la qual, veggendolo di forma bello e riguardevole, considerò tra se stessa lui essere uomo più tosto da essercitarsi ne’ piaceri umani, che darsi alla solitudine. Onde Malgherita sì fieramente nel cuore l’abbracciò, che giorno e notte ad altro non pensava che a lui. Il calogero, che di ciò ancora non s’avedeva, continuava il suo essercizio di mendicare: e spesso se n’andava alla casa di Malgherita, e chiedevale limosina. Malgherita, del lui amore accesa, facevagli limosina; non però osava scoprirgli il suo amore. Ma amore, che è scudo di chiunque volontieri segue le sue norme, nè mai gli manca d’insegnar la via di pervenire al desiderato fine, diede alquanto di ardire a Malgherita; e accostatasi a lui, in tal guisa disse: Teodoro fratello, e solo refrigerio dell’anima mia, tanta è la passione che mi tormenta, che se voi non mi prestate aiuto, presto mi vederete di vita priva. Io, infiammata del vostro amore, non posso più resistere all’amorose fiamme. Ed acciò che voi di mia morte non siate cagione, mi prestarete subito soccorso; e queste parole dette, si mise fortemente a piagnere. Il calogero, che ancor non s’aveva aveduto ch’ella l’amasse, restò come pazzo. Ma rassicurato alquanto, ragionò con lei; e sì fatti furono e ragionamenti loro, che, lasciate da canto le cose celesti, nelle amorose entrarono: nè altro li restava, se non il comodo di trovarsi