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VERSIONE DELL’ESORDIO DELLA NOVELLA



Ma-de cancagno, signora padrona, e voi, bella brigata, che ve ne pare? non s’è comportato bene messer Antonio? non v’ha egli raccontato una bella novella? Ma, sangue d’un cane, ben voglio sforzarmi anch’io di farmi onore. Noi delle campagne abbiamo sempre udito dire che gli uomini al mondo chi si governa in un modo e chi in un altro. Ma io che son qual sono e che non so nulla di lettere, dirò come già dissero i nostri vecchi: Chi mal balla, ben sollazza. Pazienza! farò anch’io così. Ma non crediate già ch’io vi dica queste parole perch’io voglia fuggir la fatica di raccontarvi una novella; anzi, la novella che vi ha raccontato messer Antonio con tal grazia che non si può pareggiare, m’ha così incoraggiato, che non ci veggo più, e sì mi par mill’anni di dover cominciare. E forse non sarà neppure meno piacevole e da ridere della sua: e massimamente che vi dirò dell’astuzia di una donna della campagna che fece una beffa a quel dappoco di suo marito; e se mi starete ad ascoltare e mi darete buona udienza, udrete ciò che di bello vi so dir io.

ENIGMA


Va ser Zovo in dietro e avanti. Ch’è veduto da tutti quanti. Chi sta da un lato, chi da l’altro. Ben sarà quel fante scaltro, Che dà a quattro su la schiena, Se alla prima lo indovina. Tutta via, da buon amico, Che l’è zovo pure ve ’l dico.

SOLUZIONE


Il zovo (giogo).