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VERSIONE DELL’ESORDIO DELLA NOVELLA
“Durum est, piacevoli donne e graziosa Signora: torno a dire, Durum est contra stimulum calcitrare: che viene a dire, essere troppo dura cosa un calcio d’un asinello, ma assai più duro un calcio d’un cavallo: e per questo, se la fortuna ha voluto ch’io pigli questa impresa di discorrere, pazienza; egli è meglio obedire, che santificare, perchè l’ostinazione vien da mala parte, e nel caso contrario gli ostinati vanno a casa del diavolo. E se non vi dicessi cosa che fosse di vostro contentamento, non (mi) date la colpa a me, ma alla Signora (là), la quale ha voluto così: e spesso l’uomo cercando quel che non deve, gl’intraviene e trova quel che non crede, e così rimane con le mani piene di mosche: come fece, già fu tempo, Zambô, figlio di Bertoldo di Valsabbia, il quale cercando d’ingannare due suoi fratelli, i suoi due fratelli uccellarono lui. Benchè alla fine tutti e tre morissero malamente, come intenderete, se mi presterete il buco delle orecchie, e con la mente e il cervello starete ad ascoltare quel ch’ho da dire nel mio presente discorso„.
ENIGMA
Viene egli fuori delle sue tombe scure, Ossa di morto dopo la terza e sesta; E mostra con i segni le venture Dentro delle case con fuoco e tempesta. Si muove con bestemmie crude e dure La gente avara che di far ben resta. Barba di carne vien poi e becco d’osso. E dice col canto che si faccia una fossa d’oca.
SOLUZIONE
Il giuoco del tavoliere.