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Donne gentil, non vi meravigliate
     Di quel ch’ora da dirvi ho nel concetto;
Perchè quel che dirovvi è veritate,
     Ancor che paia nien degno soggetto;
Dico, che in tanta mia calamitate,
     Se non glielo spingeva ben da drieto,
E non glielo ficcava dentro al tondo,
     A pieno era disfatto allor del mondo.

Parve molto lordo e sozzo alle donne il raccontato enimma: ma in verità non era; perciò che sotto la corteccia altro senso, che quello che dimostra, contiene. Un giovane, fugato da sbirri, fuggiva, e così fuggendo, vidde l’uscio di una casa aperto, e un altro per salvarlo lo spinse in casa, e chiuse l’uscio e pose il cadenazzo nel tondo, che è il forame; e se così non faceva, il giovane era disfatto del mondo, perchè li convenea andar in prigione. Appena era finita l’isposizione dell’enimma, che Vicenza, senz’aspettar altro comandamento, con tai parole l’ordine seguitò.


FAVOLA XIII


Pietro Rizzato uomo prodigo impoverisse; e trovato un tesoro, diventa avaro.


La prodigalità è un vizio che conduce l’uomo a peggior fine che l’avarizia, perciò che ’l prodigo consuma il suo e quello d’altrui, e fatto povero, non è ben veduto da alcuno, anzi tutti lo fuggieno, come persona insensata, e dileggiano, prendendo gioco di lui: sì come intravenne ad un Pietro Rizzato, il quale per