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giorni resterete sano. Riavuta la sanità, se voi vorrete lungo tempo conservarvi sano, osservarete questi tre precetti. Il primo, che voi teniate il capo ben asciutto: Il secondo, ch’abbiate i piedi caldi. Il terzo, che ’l cibo vostro sia da bestia. Le quai cose sì voi porrete in essecuzione, lungo tempo camparete, e sano e gagliardo viverete. I medici, inteso il bel ordine dato da Gotfreddo al Re circa la norma del suo vivere, si misero in tanto riso, che quasi si smassellavano da ridere; e voltatisi verso il re, dissero: Questi sono i canoni, queste sono le regole di maestro Gotfreddo, questi sono gli suoi studii. Oh che bei rimedii, oh che buone provisioni da esser fatte a un tanto re! — e in tal maniera lo schernivano. Il re vedendo le tante risa che i medici facevano, comandò che ognuno tacesse, e dal ridere oramai cessasse, e che maestro Gotfreddo rendesse la ragione di tutto quello che avea proposto. — Signor mio, disse Gotfreddo, questi miei onorandissimi padri, molto esperti nell’arte della medicina, si maravigliano non poco dell’ordine da me dato cerca il viver vostro: ma se considerasseno con saldo giudicio le cause, per le quali vengono l’infermità a gli uomini, forse non si riderebbeno; ma attenti starebbeno ad ascoltare colui, che forse — con sua pace il dico — è più savio e più perito di loro. Non prendete adunque maraviglia, sacra corona, della proposta mia; ma abbiate per certo tutte l’infermità che vengono agli uomini, nascere o da riscaldamenti, o da freddo preso, o da superfluità d’umori cattivi. Imperciò che quando l’uomo si trova per la stanchezza o per lo gran calore sudato, debbe immantinenti asciugarsi, acciò che quella umidità che è uscita fuori del corpo, più dentro non ritorni, e generi l’infermità. Poi l’uomo dee tenere i piedi caldi, acciò l’umidità e freddura, che rende la terra, non