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FAVOLA III.
La favola raccontata dalla valorosa nostra Signora mi riduce a memoria quello intravenne della invidia nata tra gli servi d’un Tedesco e d’un Spagnuolo che mangiavano insieme. Ed avenga che la favola sia brevissima, sarà però dilettevole, e piacerà a molti.
Un Tedesco ed un Spagnuolo un giorno, ritrovandosi in certa osteria, cenarono insieme, e furonvi apposte vivande d’ogni maniera molto abbondanti e dilicate. E mangiando l’uno e l’altro, il Spagnuolo porgeva al servo suo or un pezzo di carne, or un pezzo di pollo, ed or questa, or quell’altra cosa da mangiare. Il Tedesco stavasi mutolo divorando e sgolizzando ogni cosa, senza punto ricordarsi del servo suo. Per il che nacque tra’ servi una grandissima invidia; ed il servo del Tedesco diceva che gli Spagnuoli erano più liberali e più prestanti di tutti gli uomini: ed il servo del Spagnuolo confirmava il medesimo. Il Tedesco, poscia che ebbe cenato, prese il vaso con tutte le vivande che erano in quello, e porselo al servo suo, dicendo che cenasse. Onde il servo del Spagnuolo, avendo invidia della felicità del suo compagno, rivocata la sentenzia sua, mormorava tra sè tai parole, dicendo: Ora conosco io che i Tedeschi sono fuor di modo liberali. La novella dimostra niuno essere contento della sorte sua.