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fuori del cerchio ed andatosene al letto, si coricò appresso la comare, la qual non si mosse; e levatele i panni e la camiscia, cominciò pescare nella val pelosa; e trattosi, non avedendosi lei, nella prima tratta che egli fece, un anello di seno, gli lo porse, dicendo: Vedete, comare mia, com’io ho ben pescato, che alla prima tratta presi il diamante! La comare, veduto il diamante, molto s’allegrò; e disse: dolce mio compare, pescate ancora, che forse troverete l’altre gioie. Il compare, seguendo virilmente la pescaggione, ora trovava una gioia, ora l’altra, e finalmente col suo anzino trovò tutte le smarrite cose. Di che la comare molto paga e contenta rimase. Riavute tutte le sue care gioie, disse la comare: O dolce mio compare, voi mi avete ricuperate tante cose; vedete per vostra fe’ se per aventura pescando poteste ritrovare un secchielletto molto bello, che alli passati giorni mi fu rubato, ed erami molto caro. Rispose messer Artilao: Molto volentieri. E gettato da capo lo stromento nella val pelosa, tanto s’operò, che toccò il secchiello: ma non ebbe tanta forza di traerlo fuori; e vedendo affaticarsi in darno, disse: Comare mia, ho trovato il secchiello, ed hollo veramente tocco; ma perciò che è volto col fondo in su, lo stromento non si ha potuto attaccare, e per questo non lo posso traer fuori. Madonna Properzia, che desiderava averlo, e che ’l giuoco molto le piaceva, gli persuadeva che pescasse ancora. Ma il compare a cui mancava l’oglio della lucerna, sì che più non ardeva, disse: Comare, sapiate che lo stromento con cui fin ora abbiamo pescato, ha rotta la punta e non può più operare; però per ora arrete pacienzia. Dimane manderò lo stromento al fabbro, che li farà la punta; doppo a bel agio pescheremo il secchielletto. Ella s’accontentò, e tolta licenzia dal compare e dalla comare,