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sua cassetta, trasse fuori la collana con un bel pendente e un fil di orientali perle, e dièle a Finetta. Finetta, avute le gioie, addimandò un drappo di lino bianco: il qual subito le fu presentato; e prese tutte quelle cose ad una ad una e fattile alcuni segni a suo modo, di una in una le pose nel bianco drappo, e in presenza della donna strettamente ingroppò il drappo con le gioie dentro; e, dette alcune secrete baie e fatti certi altri segni, porse il drappo a madonna e dissele: Pigliate, madonna, questo drappo, e di vostra mano ponetelo sotto ’l guanzale dove dorme il marito vostro, e vedrete cose mirabili; ma non aprite il drappo fino a dimane, per ciò che ogni cosa si risolverebbe in fumo. Prese la donna il drappo con le gioie dentro, e poselo sotto il guanciale dove Brocardo, suo marito, dormiva. Fatto questo, disse Finetta: Andiamone in caneva; e andate, Finetta sagace adocchiò la botte che era spinata, e disse: Madonna, spogliatevi tutti e panni ch’in dosso avete. La donna si spogliò e rimase, come nacque, nuda. Finetta all’ora, tratta la spina della botte che era piena di buon vino, disse: Madonna, ponete qua il dito vostro al bucco e tenetelo ben chiuso, acciò che non si spanda il vino; e non vi movete fin ch’io non ritorno, perciò che io andarò qua fuori e farò alcuni miei segni, e poi sarà ispedito il tutto. La donna, che le prestava intiera fede, così nuda stavasi cheta, e il pertugio della botte col dito teneva. Mentre che la donna in tal maniera dimorava, la vezzosa Finetta andò in camera dov’era il drappo con le gioie annodato; e quello sciolto, prese la collana e le perle, ed empito il drappo di pietricelle e di terra, l’ingroppò, e postolo al luogo suo, se ne fuggì. La donna, nuda, col dito attaccata al bucco della botte, aspettava che Finetta ritornasse. Ma vedendo che non