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vi vardi la vostra ventura? La donna, sentendo le parole e conoscendo la vil feminella averle trovata la piaga che fieramente la noiava, si pose in dirotto pianto, che pareva che innanzi gli occhi avesse il morto marito. Vedendo Finetta le calde lagrime, i cordial sospiri, gli angosciosi singulti e duri lamenti che la donna faceva, disse: E donde viene, generosa madonna, la cagione di sì lamentevole pianto? A cui rispose la donna: Quando tu mi dicesti il mio marito devermi dar scellerata vita, allora col coltello mi apristi il cuore. Disse Finetta: Io, gentil madonna, non ho appena veduta una persona nella faccia, che tutta la vita sua puntalmente le saprò contare. La piaga vostra è recente e fresca, e con agevolezza si potrà sanare; ma si fusse vecchia e putrefatta, malagevolmente si potrebbe curare. La donna, questo intendendo, racontòle i costumi del marito, la trista vita che ’l teneva e la mala vita che le dava; nè vi lasciò cosa veruna, che minutamente non le narrasse. Finetta, inteso il compassionevole caso e vedendo le cose sue riuscire, sì come era il desiderio suo, andò più oltre e disse: Cara la mia madonna, non vi ramaricate più; state costante e di buona voglia, che gli rimedieremo. Io, accontentando tuttavia voi, darovvi tal rimedio, che ’l marito vostro sommamente v’amerà e come pazzo verravvi dietro. E così ragionando insieme, andorono in camera, dove col marito dormiva; e postesi ambedue a sedere, disse Finetta: Madonna, se ’l vi aggrada che facciamo alcuna operazione, mandate fuori di camera tutte le fanti e ordinate ch’attendino alli servigi di casa; e noi tra questo mezzo resteremo qua, e faremo quello che fa bisogno. Chiuso adunque l’uscio della camera, disse Finetta: Recatemi una delle vostre collane d’oro, e la più bella, e un fil di perle. La donna, aperta una