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disse: Deh, anima mia dolce, lasciatimi basciare; — e, vedendo tuttavia il mendico, strettamente lo abbracciava e basciava. Lasciovi pensare di che animo si trovava il marito, veggendo la moglie esser abbracciata e basciata dal prete. Venuta l’ora di cena, la fante puose gli amanti a mensa, e, ritornata in cucina, s’accostò al vecchiarello, e disseli: Parizzuolo mio, la mia patrona ha marito, e così uomo da bene quanto un altro che in questa terra si possa trovare, nè le lascia mancare cosa veruna; e Iddio lo sa dove il miserello con questo malvagio tempo ora si trova; ed ella, ingrata, non avendo pensiero di lui, e meno del suo onore, si ha lasciata ciecare dal lascivo amore, accarezzando l’amante suo e chiudendo ad ogni altro l’uscio, fuori che a lui. Ma, di grazia, andiancene chetamente a l’uscio della camera, e vediamo quello che fanno, e come mangino. Andatisene adunque a l’uscio, videro che l’uno e l’altro s’imboccava, dimorando in amorosi ragionamenti. Venuta l’ora di posare, ambeduo andorono al letto, e, scherzando insieme e solazzando, cominciorono macinare a ricolta; e così forte soffiavano e menavano le calcole, che il mendico, che nell’altra camera vicina alla sua giaceva, agevolmente il tutto poteva comprendere. Il misero poverello non chiuse mai gli occhi quella notte; ma, fatto giorno, subito si levò di letto, e, ringraziata la fante della buona compagnia che ella fatta gli aveva, si partì, e, senza essere da alcuno veduto, se ne andò a casa di Manusso, suo compare. Il quale sorridendo disse: Compare, come va l’arte? avete voi per caso trovato quello che non volevate trovare? — Sì per certo, disse Dimitrio; e non l’arrei mai creduto, se con i propi occhi non lo avessi veduto. Ma pazienza! così vuole la mia dura sorte. Manusso, che aveva alquanto del giotto, disse: Compare, io voglio che voi