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aver eredi, prese per moglie Valeriana, figliuola di Marliano re di Scozia, donna nel vero compiuta, bella di forma e graziata molto; e di lei generò tre figliuole, ornate di costumi, leggiadre e belle come mattutine rose. L’una delle quali Valenzia, l’altra Doratea, la terza Spinella si nominava. Vedendo Ricardo Valeriana sua moglie esser in termine di non poter avere più figliuoli, e le tre figliuole esser in età di dover aver marito, determinò tutta tre onoratissimamente maritare, e dividere il regno suo in tre parti: assegnandone una a ciascheduna delle figliuole e ritenendo per sè tanto quanto fusse bastevole per la sustentazione e di sè e della famiglia e corte sua.
E sì come egli seco deliberato aveva, così alla deliberazione seguì l’effetto. Maritate adunque che furono le figliuole in tre potentissimi re di corona: l’una nel re di Scardona, l’altra nel re dei Goti, la terza nel re di Scizia, ed assignata a ciascheduna di loro la terza parte del suo reame per dote, e ritenuta per sè una parte assai piccioletta, la quale al bisogno suo maggiore li prestasse soccorso, viveva il buon re con Valeriana sua diletta moglie onestamente ed in pacifico stato. Avenne che dopo non molti anni, la reina, di cui il re non aspettava più prole, se ingravidò; e giunta al parto, parturì una bellissima bambina, la quale dal re fu non meno ben veduta ed accarrecciata, che furono le tre prime. Ma dalla reina non molto ben veduta ed accettata: non già perchè odio le portasse, ma per esser tutto il regno in tre parti diviso, nè vedersi modo alcuno di poterla sofficientemente maritare; nè però la volse trattare da meno di figliuola. Ma datala ad una sofficiente balia, strettamente le impose che di lei somma cura avesse, ammaestrandola e dandole quelli gentili e lo-