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cullo della vacca, e il cullo del mongitore a suo bel agio riposa in terra. Ella è paziente, ed è ritenuta da uno che la munge, e guardata da duo occhi, e maneggiata da due mani e dieci dita che le tirano il latte. Piacque molto a tutti l’ingenioso enimma e la sua dichiarazione. Ma perchè ogni stella era già del ciel nascosa, se non quella che ancora luce nella biancheggiante aurora, comandò la Signora che ciascuno infina alla seguente sera a suo piacere se n’andasse a riposare: imponendo sotto pena della disgrazia sua che ciascuno al bel ridotto ritornare dovesse.
Il fine della terza notte.