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Le quali hanno un solo scopo: ed è quello di dichiarare il metodo seguito nella presente edizione. Perciò converrà dire dapprima delle principali alterazioni che s’introdussero nelle Piacevoli Notti col moltiplicarsi delle edizioni.

Esse sono di due specie; e riguardano la sostanza e la forma dei racconti: gravissime le prime; le altre, di minor conto. Le prime alterazioni, che si possono chiamar sostanziali, si avvertono più presto che non si credette; tanto che già nelle edizioni del 1556 e del 1558, come in seguito nelle edizioni posteriori1, si trova ripudiata la nov. VIII, 3 — nella quale avviene che un sacerdote dia inverecondo spettacolo di sè — e sostituita con due altre più brevi novelle. È probabile che ciò sia stato col consenso dello Straparola e con la sua collaborazione, perchè le due novelle, chiamate a sostituire la reproba, hanno tutta un’aria di famiglia con le loro compagne: del resto, si può credere che lo Straparola fosse ancor

    bibliografica è la meglio riuscita; non parimenti felice appare il capitolo che tratta delle fonti del novelliere.
    VI. Oltre a questi studi speciali, vogliono essere ricordati quello del Dunlop nella sua History of Fiction; del Grimm nei Kinder-und-Hausmärchen; del Landau nei Beiträge zur Geschichte der italienischen Novelle; del Crane negli Italian popular tales. Per la parte bibliografica, ved. altresì Pitrè, Bibliografia delle tradizioni popolari in Italia, Torino, 1894.

  1. Anche in quella del 1562, come constatammo nell’esemplare posseduto dalla Nazionale di Parma.