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favola prima 65

siamo messi in gran pericolo di morte. — Intesa ch’ebbe il signor Gavardo la causa della differenzia loro, disse: — Volete, compagnoni, rimettere le vostre differenzie in me, ch’io vedrò di adattarvi insieme? — A cui tutta tre a una voce risposero che sí; e si diedero la fede di star a quello, che per lo gentil’uomo sarà determinato. Il gentil’uomo, veduta la lor buona intenzione, disse: — Poscia che voi di commun volere v’avete messi nelle mani mie, volendo che delle differenzie vostre io sia solo diffinitore, io da voi, due sol cose richieggio: prima, che mi date la gemma nelle mani; dopo, che ciascuno da per sè s’ingegna di far alcuna opera poltronesca: e quello che in termine di quindici giorni l’averà fatta piú disutile e vile, sarà della gemma vero patrone. — I compagni s’accontentarono, e dierongli la gemma nelle mani; e andarono a Roma. Giunti che furono a Roma, si partirono; e uno andò in qua, e l’altro in là: procurando ciascaduno di loro fare secondo il suo potere alcuna solenne poltroneria, che fusse d’ogni laude e di perpetua memoria degna.

Gordino trovò un patrone, e con quello s’accordò. Il qual, essendo un giorno in piazza, comprò alquanti fighi primari che vengono alla fine del mese di giugno; e diegli a Gordino, che li custodisse fino che andasse a casa. Gordino, che era solenne poltrone e parimente per natura molto goloso, prese uno di fighi; e, tuttavia seguendo il padrone, ascosamente a poco a poco lo mangiò. E perchè il fico assai li piacque, il poltronzone continuò il costume suo, e celatamente ne mangiò de gli altri. Continovando adunque il gaglioffone la sua golosità, finalmente in bocca ne prese uno che era oltra misura grande; e temendo che ’l patrone non se n’avedesse, a guisa di simia il pose in un cantone della bocca, e tenevala chiusa. Il patrone, voltatosi per aventura a dietro, vide Gordino, e parevagli molto gonfio nella sinistra guancia; e guatatolo meglio nel viso, vide che nel vero era gonfiato molto. E addimandatolo che cosa avesse, che cosí gonfio fusse, egli come mutolo nulla rispondeva. Il che vedendo, il patrone assai si maravigliò; e disse: — Gordino, apri la bocca, acciò che io