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54 notte settima

che ad uomo deliberato non giova consiglio; e però non fa bisogno che con tue lusinghevoli parole mi rimovi da quello che già fermamente proposi nell’animo mio, nè voglio che mi astringi a renderti la ragione, per la quale io mi muova a separarmi da te. E quanto piú tosto farai la divisione, tanto maggiormente mi fia grato. — Udendo Ermacora il fermo voler del fratello, e vedendo di non poterlo con dolci parole rimuovere, disse: — Poscia che cosí ti aggrada che noi dividiamo il nostro avere, e che l’uno e l’altro si separi, io (non però senza grave dolore e grandissimo discontento) sono apparecchiato di sodisfarti e adempire ogni tuo volere. Ma una sol grazia a te addimando: e pregoti che quella non mi neghi, e negandola presto vedresti il termine della vita mia. — A cui Andolfo: — Dí che ti piace, — rispose; — chè in ogni altra cosa, fuor in questa, son per contentarti. — Allora disse Ermacora: — Dividere la robba e separarsi l’uno da l’altro, è giusto e ragionevole; ma dovendosi far questa divisione, io vorrei che tu fosti il partitore, facendo le parti sí che niuno s’avesse a resentire26. — Rispose Andolfo: — Ermacora, a me non aspetta far le parti, perciò che io sono il fratello minore: ma appartiene a te, come fratello maggiore. — Finalmente Andolfo, bramoso di dividere e d’adempire la sua sfrenata voglia, nè vedendo altro rimedio di venir al fine, divise i beni, e al fratel maggiore diede la elezione. Ermacora, che era uomo aveduto, ingenioso e d’animo benigno, quantunque vedesse le parti esser giustissime, finse però quelle non esser uguali, ma in diverse cose manchevoli; e disse: — Andolfo, la divisione che tu hai fatta, ti par per tuo giudizio che stia bene, e niuno si abbia a dolere; ma a me pare che uguale non sia. Onde ti prego che meglio la sostanzia dividi, acciò che l’uno e l’altro resti contento. — Vedendo Andolfo il fratello della divisione non contentarsi, rimosse alcune cose da una parte, e le mise all’altra; e addimandolli se in tal maniera erano le parti uguali, e se di tal divisione si contentava. Ermacora, che era tutto amore e carità, sempre gli opponeva: e fingeva di non contentarsi, quantunque il tutto fosse con sincerità ottimamente diviso. Parve