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favola prima 15

per vostra fe’ se per aventura pescando poteste ritrovare un secchielletto molto bello, che alli passati giorni mi fu rubato, ed erami molto caro. — Rispose messer Artilao: — Molto volentieri. E gettato da capo lo stromento nella val pelosa, tanto12 s’operò, che toccò il secchiello: ma non ebbe tanta forza di traerlo fuori; e vedendo affaticarsi in darno, disse: — Comare mia, ho trovato il secchiello, ed hollo veramente tocco; ma perciò che è volto col fondo in su, lo stromento non si ha potuto attaccare, e per questo non lo posso traer fuori. — Madonna Properzia, che desiderava averlo, e che ’l giuoco molto le piaceva, gli persuadeva che pescasse ancora. Ma il compare a cui mancava l’oglio della lucerna, sí che piú non ardeva, disse: — Comare, sapiate che lo stromento con cui fin ora abbiamo pescato, ha rotta la punta e non può piú operare; però per ora arrete pacienzia. Dimane manderò lo stromento al fabbro, che li farà la punta; doppo a bel agio pescheremo il secchielletto. — Ella s’accontentò, e tolta licenzia dal compare e dalla comare, allegra e contenta ritornò a casa sua.

Giacendo madonna Properzia una notte in letto col marito, e stando in piacevoli ragionamenti, pescando tuttavia ancor lui nella valle pelosa, disse: — O marito, per vostra fe’ guardate se pescando potreste mai per aventura trovare il secchielletto che ne’ passati giorni perdessimo; perciò che l’altrieri avendo io perse le mie gioie, messer Artilao nostro compare, pescando in questa valle, trovòle tutte. Onde avendolo io pregato che pescasse anco il secchielletto perso, disse averlo tocco, ma non averlo potuto pigliare, perciò che era col fondo in su, e lo stromento suo per lo tanto pescare aveva rotta la punta. Però isperimentate ancor voi, se ritrovar lo poteste. — Messer Liberale, avedutosi del rimando fattogli dal compare, s’ammutí e pazientemente il scorno sofferse. La mattina seguente ambiduo e compari si trovaro in piazza, e l’un guardava l’altro; non però nè l’uno nè l’altro osava scoprirsi, ma tacendo l’una parte e l’altra, nè facendo alle mogli motto, finalmente le fecero communi, e davasi l’uno all’altro luogo di poter con l’altrui moglie prender trastullo. —