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168 notte undecima

Prendi, fratel mio, ogni cosa, che ’l tutto è tuo, e del cavallo, delle vestimenta, del tesoro e della donna ti lascio possessore. E sappi ch’io sono il spirito di colui che fu ucciso da i ladroni ed a cui desti onorevol sepoltura, facendoli celebrare molte messe e divini officii. Ed io in ricompenso di tanto bene ogni cosa ti dono, annonziandoti che a te ed alla madre tua sono preparate le sedie nell’empireo cielo, dove perpetuamente vivrete. — E cosí detto, sparve. Bertuccio allegro con la sua Tarquinia ritornò a casa; ed appresentatosi alla madre per nuora e figliuola glie la diede. La madre abbracciata la nuora e basciata, per figliuola la prese, ringraziando il sommo Dio che l’era stato cosí favorevole. E cosí conchiudendo il fine col principio, per far bene non si perde mai. —