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favola quinta 119

pompa; i quali, veduti ch’ebbero quelli uomini che lavoravano la terra, dissero: — Dio vi salvi, fratelli. — A cui risposero i contadini: — Bene veniant tanti viri! — I fiorentini, pensando che burlasseno, dissero: Quante miglia ci restano sino alla città di Bergamo? — A cui risposero i bergamaschi: — Decem, vel circa. — Udendo tal risposta, i fiorentini, dissero: — O fratelli, noi vi parliamo volgarmente, e onde prociede che voi rispondete latinamente? — Risposero i bergamaschi: — Ne miremini, excellentissimi domini. Unusquisque enim nostrum sic, ut auditis, loquitur, quoniam maiores et sapientiores nostri sic nos docuerunt. — Continovando i fiorentini il lor viaggio, viddero alcuni altri contadini che sopra la commune strada cavavano fossi. E fermatisi dissero: — O compagni! o là! Iddio vi aiuti. — A’ quai risposero i bergamaschi: — Et Deus vobiscum semper sit. — Che ci resta fino a Bergamo? dissero i fiorentini. — Exigua vobis restat via. — Ed entrando d’una parola in un’altra, cominciorno battagliare insieme di filosofia; e sí fortemente argoivano i contadini bergamaschi, che i dottori fiorentini non sapevano quasi rispondere. Onde, tutti ammirativi, tra loro dicevano: — Com’è possibile che questi uomini rozzi e dediti all’agricoltura e ad altri rusticani essercizi sieno ben instrutti delle scienzie umane? — Partitisi, cavalcarono verso un’ostaria43 non molto distante dalla città; la quale era accomodata assai. Ma prima che aggiungessero all’albergo, s’appresentò un fante di stalla; e invitandogli al suo ospizio, disse: — Domini, libetne vobis hospitari? hic enim vobis erit bonum hospitium. — E perchè i fiorentini eran già lassi per lo lungo cammino, scesero giú di suoi cavalli; e mentre volevano salire su per le scale per riposarsi, il patrone dell’albergo si fece in contro, e disse: — Excellentissimi domini, placetne vobis ut praeparetur coena? Hic enim sunt bona vina, ova recentia, carnes, volatilia et alla huiusmodi. — Stavano i fiorentini tutti sospesi, nè sapevano che dire: per ciò che tutti quelli con quai ragionavano, latinamente parlavano, e non altrimenti che se tutto il tempo della vita loro fussero stati in studio. Non stette molto tempo, che venne una fanticella: la qual in verità era monaca,