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120 notte nona

in ogni altra operazione voi siete inferiori a noi di gran lunga. E se ben consideriamo, non c’è alcuno tra la gente nostra, o grande o piccolo che si sia, che non abbia qualche lettera; appresso questo noi siamo atti ad ogni magnanima impresa. Il che veramente non si trova in voi; e se pur si trova, sono pochi. — Essendo adunque grandissima contenzione tra l’una parte e l’altra, nè volendo i bergamaschi cedere a’ fiorentini, nè fiorentini a’ bergamaschi, ma difendendo ciascuno la parte sua, levossi un bergamasco e disse: — Che tante parole? Facciamo la prova e ordiniamo una solenne disputa, dove concorri il fior di dottori: e all’ora apertamente si vedrà quali di noi siano piú eccellenti. — Alla qual cosa i fiorentini acconsentirono; ma tra loro rimase differenza se’ fiorentini dovevano andar a Bergamo, o bergamaschi a Firenze; e dopo molte parole convennero insieme che se gettasse la sorte. E fatti duo bollettini e posti in un vasetto, toccò a’ fiorentini andare a Bergamo. Il giorno della disputa fu determinato alle calende di maggio.

I mercatanti andarono alle loro città e riferirono il tutto alli lor sapienti; i quai, intesa la cosa, furono molto contenti e apparecchioronsi di far una bella e lunga disputa. I bergamaschi, come persone saggie e astute, s’immaginorono di far sí ch’e fiorentini restassino confusi e scornati. Onde convocati tutti e savi della città, sí grammatichi come oratori42 , sí leggisti come canonisti, sí filosofi come teologi e di qualunque altra sorte dottori, fecero la scelta de gli migliori, e quelli ritenettero nella città, a ciò che fussero la rocca e la fortezza nella disputazione contra’ fiorentini. Gli altri veramente fecero vestire di panni vili e li mandarono fuor della città in quella parte dove passar doveano e’ fiorentini, e g’imposeno che sempre con loro latinamente ragionassero. Vestiti adunque i dottori bergamaschi di grossi panni, e mescolatisi colli contadini, si misero a far molti esercizij: alcuni cavavano fossi, altri zappavano la terra, e chi faceva una cosa e chi faceva l’altra.

Dimorando i dottori bergamaschi in tai servizij, che contadini pareano, ecco venire i fiorentini cavalcando con grandissima