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favola quinta 57

che, essendo voi in casa, egli si nasconderá in qualche luogo, e indi non si partirá sino a tanto che ’l non abbia agio di partirsi: e voi in questo mezzo manderete per li parenti della moglie, che vengano a desinare con esso voi: e, trovato il prete in casa, farete quello che voi vorrete. — Piacque molto a Dimitrio il consiglio di Manusso, suo compare; e, spogliatosi de’ drappi e vestitosi de’ propi vestimenti, se ne andò alla sua casa, picchiando a l’uscio. La fante, veggendo che era il messere, subito corse alla camera della patrona, che ancora col prete in letto giaceva, e dissele:— Madonna, messere è ritornato. — Il che intendendo la donna, tutta si smarrí; e, levatasi di letto, quanto piú tosto la puote, nascose il prete, che era in camiscia, in una cassa, dove le sue piú pompose vestimenta teneva. E corsa giú con la pelliccia in collo, scalza, lo aperse, e dissegli: — O marito mio, siate lo ben venuto; io per amor vostro non ho mai chiusi gli occhi, pensando sempre a questa gran fortuna; ma lodato sia Iddio che siete ritornato a salvamento. — Entrato adunque Dimitrio in camera, disse alla moglie: — Polissena, io in questa notte per la malvagitá del tempo non ho mai dormito; io volontieri vorrei alquanto riposare; ma di quanto riposerò, la fante se n’anderá da’ tuoi fratelli, e per nome nostro gl’inviterá che voglino sta mane venir a desinare con esso noi. — A cui Polissena disse: — Non oggi, ma un altro giorno li potrete invitare; perciò che ora il piove, e la fante è occupata in lisciare le nostre camiscie, le linzuola e gli altri panni di lino. — Dimane forse sará miglior tempo, — disse Dimitrio; — e mi converrá partire. Disse Polissena: — Voi vi potreste andare; e, non volendovi andare per essere stanco, chiamate Manusso, nostro compare, qui vicino, che vi fará questo servigio. — Tu dici bene, — disse Dimitrio. Manusso, chiamato, venne, e fece quanto commesso li fu.

Vennero adunque li fratelli di Polissena a Dimitrio, e allegramente desinarono insieme. Levata la mensa, disse Dimitrio: — Cognati miei, io non vi ho mai mostrata la casa, nè anche le vestimenta ch’io fei a Polissena, vostra sorella