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42 notte prima

di mal talento, e conosciuta la costante e forte intenzione della giovanetta, atta piú tosto a sostenere ogni gran pena che mai consentire al furor del padre, la racconfortò, promettendole aiuto, acciò che la sua virginitá con disonore violata non fusse. La balia, tutta pensosa a ritrovare il rimedio che alla figliuola di salute fusse, saltava ora in un pensiero ora ne l’altro, nè trovava modo, col quale assicurar la potesse; perciò che il fuggire ed allontanarsi dal padre molto le aggradiva, ma la temenza dell’astuzia sua e il timore che non l’aggiungesse e uccidesse, forte la perturbava. Ora andando la fedel balia freneticando nella mente sua, entrovvi un nuovo pensiero nell’animo: che è questo che intenderete.

Era nella camera della morta madre uno armaio bellissimo e sottilissimamente lavorato, nel quale la figliuola le sue ricche vestimenta e care gioie teneva; nè vi era alcuno che aprire lo sapesse, se no la savia balia. Costei nascosamente trasse le robbe e gioie che vi erano dentro, e posele altrove; e mise nello armaio un certo liquore di tanta virtú, che chiunque ne prendeva un cucchiaro, ancor che picciolo, molto tempo senza altro cibo viveva; e chiamata la figliuola dentro la chiuse, essortandola che lá entro dimorasse fino a tanto che Iddio le porgesse migliore e piú lieta fortuna, e che il padre dal fiero proponimento si rimovesse. La figliuola, ubidiente alla cara balia, fece quanto da lei imposto le fu. Il padre, non raffrenando il concupiscibile appetito, nè rimovendosi dalla sfrenata voglia, piú volte della figliuola addimandò; e, non trovandola, nè sapendo dove ella fusse, s’accese di tanto furore, che la minacciò di farla vituperosamente morire.

Non erano ancora trappassati molti giorni, che Tebaldo una mattina ne l’apparir del sole entrò nella camera dove l’armaio posto era; e, vedendoselo innanzi gli occhi, nè potendo sofferire di vederlo, comandò con mano che indi levato fusse e altrove portato e venduto, acciò che ei dagli occhi levar si potesse questa seccaggine. Li serventi, molto presti a’ comandamenti del lor signore, preserlo sopra le spalle e in piazza lo portorono. Avenne che in quel punto aggiunse in piazza