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106 notte terza

leggiadretta e bella. Alla quale, per esser unica figliuola, impose il nome suo, e Luciana l’addimandava. Questa, tantosto che sentiva Pietro pazzo dire: — Madre, conche conchette, secchie secchiette, mastelle mastellette, che Pietro ha preso molto pesce! — correva alla finestra, e di ciò pigliava tanto trastullo e solaccio, che alle volte dalle risa si sentiva morire. Il pazzo, che ridere dismisuratamente la vedeva, molto si sdegnava, e con parole non convenevoli la villaneggiava. Ma quanto piú il pazzo con villane parole l’oltraggiava, tanto piú ella, come e morbidi fanciulli fanno, ne rideva e giuoco n’apprendeva.

Continovando adunque Pietro di giorno in giorno la sua pescagione, e sioccamente ripetendo alla madre le sopradette parole, avenne che ’l poverello un giorno prese un grande e grosso pesce, da noi tonno per nome chiamato. Di che egli ne sentí tanta allegrezza, che ’l se n’andava saltolando e gridando per lo lito: — Cenerò pur con la mia madre, cenerò pur con la mia madre! — ed andava tai parole piú volte replicando. Vedendosi il tonno preso, e non potendo in modo alcuno fuggire, disse a Pietro pazzo: — Deh, fratello mio, pregoti per cortesia che vogli di tal prigionia liberarmi e donarmi la vita. Deh, caro fratello, e che vuoi tu far di me? Come mangiato tu mi avrai, qual altro beneficio di me conseguir ne potrai? Ma se tu da morte mi camperai, forse ad alcun tempo agevolmente io ti potrei giovare. — Ma il buon Pietro, che aveva piú bisogno di mangiare che di parole, voleva pur al tutto ponerselo in spalla e portarselo a casa, per goderselo allegramente con la madre sua che ancor ella molto bisogno ne aveva. Il tonno non cessava tuttavia di caldamente pregarlo, offerendogli di dargli tanto pesce, quanto egli desiderava avere. Ed appresso questo li promise di concedergli ciò che egli gli addimanderebbe. Pietro che, quantunque pazzo fusse, non aveva di diamante il cuore, mosso a pietá, contentò da morte liberarlo. E tanto e con e piedi e con le braccia lo spinse, che lo gittò nel mare. Allora il tonno, vedendo aver ricevuto sí gran benefício, non volendo dimostrarsi ingrato, disse a Pietro: — Ascendi nella tua navicella, e col remo e con la persona