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98 notte seconda

egli ti dirá, e non gli risponder altro, ma vientene secondo l’usanza tua a casa.

Giliola, alla solita ora andatasene alla fonte per acqua, trovò messer Simplicio, e diegli il buon giorno. Ed egli, secondo l’uso suo, — Ticco! — le rispose. E Giliola replicando sí come il suo marito ammaestrata l’aveva, disse: — Tacco! — Allora messer Simplicio tutto invaghito, e pensando che ella dell’amor suo se ne fusse aveduta, ed imaginandosi di averla a’ suoi comandi, prese alquanto di ardire, e disse: — Quando vengo? — Ma Giliola, sí come il marito imposto le aveva, nulla rispose: e ritornata a casa, ed addimandata dal marito come andata era la cosa, disse che ella fatto aveva tanto quanto egli le aveva ordinato, e che messer Simplicio detto le aveva: — Quando vengo? — e che ella altro non gli aveva risposo. Ghirotto, che era uomo astuto, quantunque contadino fusse, ed agevolmente comprendeva le parole di messer Simplicio, tra sè molto si turbò, ed imaginossi quelle parole importar altro che infilzar perle al scuro: e disse alla moglie: — Se tu vi torni piú, ed egli ti dica: Quando vengo? rispondeli: Questa sera! e ritorna a casa, e lascia far a me.

Venuto adunque il giorno seguente, Giliola secondo l’usanza sua andò per cavare l’acqua della fonte, e trovò messer Simplicio che con sommo desiderio l’aspettava, e dissegli: — Buon giorno, messere. A cui messer Simplicio rispose: — Ticco! — ed ella a lui disse: — Tacco! — Ed egli a lei: — Quando vengo? — In questa sera! — Giliola rispose. Ed egli — In questa sera sia, — disse. Ritornata Giliola adunque a casa, disse al marito: — Io ho operato tanto quanto imposto m’avete. — E che ti ha egli risposto? — disse Ghirotto. — In questa sera sia, — disse Giliola. Ghirotto, che giá aveva carico lo stomaco d’altro che di lasagne e di maccheroni, disse: — Giliola, andiamo a misurare dodici sacchi di biada, perchè io voglio fingere di andare al molino; e venendo messer Simplicio, fagli accoglienze, e ricevilo onoratamente. E fa che tu abbi apparecchiato uno sacco vuoto appresso quelli che pieni saranno di biada: e come tu sentirai ch’io sia giunto a casa, fa che entri nel sacco