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Un terzo calcolo potrebbe aggiungersi pel trasporto importantissimo, lucroso e che non ammette remora delle gallette, onde approfittare delle migliori tratture di Lombardia; e così pure pel trasporto delle sete, che in grandissima parte, cominciando dal Friuli e proseguendo sino a Brescia, fanno scala e vengono raccolte a Milano, per di quivi passare a Lione ed a Londra: trasporti e gli uni e gli altri di un risultato vistosissimo e sicuro per la Società proprietaria della Strada, ma che andrebbe nella massima parte miseramente perduto qualora la strada medesima seguire dovesse l’andamento inferiore.
Nè sì dimentichi di riflettere come per le tante favorevoli circostanze già sopravvertite, che a rendere vive, continue, infinite, strettissime le relazioni sociali e industriali fra le città della linea superiore concorrono molto più che tra quelle della linea inferiore, potrebbesi cominciare a trar un profitto dai singoli tronchi della Strada appena costrutti, senza attendere il completamento della strada intiera per dar principio al servigio; soprattutto se nella sua costruzione verrà preceduto con un ardore pari o prossimo a quello che nelle parecchie intraprese di questo genere dimostrarono gli Americani ed i Belgi.
Ma prima di chiudere questa memoria non si vuol ommettere di ricordare eziandio come il tracciamento della Strada a rotaie lungo la zona più alta soddisfar deve assai meglio dell’altra meridionale alle viste del Governo, non solo pe’ rapporti sociali, industriali e commerciali, ma anche e particolarmente pe’ riguardi strategici. Del che non sarà punto sorpreso chi consideri come assunta per linea principalissima delle operazioni militari quella che dal Tirolo scende a Verona, fu questa città convertita in una piazza di primo rango, ed è divenuta per conseguenza il centro delle operazioni militari in Italia. Laonde facile è di vedere quanto grande vantaggio così per l’offensiva che per la difensiva ne verrebbe dal fare che i due rami di strada, uno procedente da Milano e l’altro da Venezia, facessero centro a Verona, e procurassero così il modo di raccogliere o di diffondere da questo punto colla maggiore rapidità possibile corpi d’armata, artiglierie, ec.
Per tutte le quali cose sembra quindi potersi col miglior fondamento concludere e ritenere che la linea superiore radente le città di Padova, Vicenza, Verona e Brescia presentar deve meglio di qualunque altra quel complesso di vantaggi che si è detto a principio, vale a dire il maggior lucro netto possibile della intrapresa combinato co’ riguardi della massima pubblica utilità.
Come appendice alle cose sopra discorse per dimostrare la Superiorità in ogni rapporto della linea stradale radente le città di Padova, Vicenza, Verona, e Brescia al confronto della inferiore, ed anzi di qualunque altra, e per esaurire completamente l’argomento propostoci, rimangono ora da aggiungere alcune brevi considerazioni generali sulla convenienza di fare che un ingegnere solo e nazionale abbia la direzione suprema della grand’opera.
Se per decidere del generale andamento della strada, cioè della scelta fra la linea alta e la bassa, si rendessero indispensabili de’ preliminari rilievi e l’opera preventiva dell’ingegnere, la necessità di affidarsi ad un solo sarebbe evidentissima, perchè il giudizio dovrebbe dipendere da un confronto fra più piani, che se non fossero