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L’immensa utilità delle strade di ferro, sia per l’interesse dei capitalisti che ne imprendono l’esecuzione, come pel vantaggio dell’industria e del commercio de’ territorii che percorrono, non è più un quesito.

I sorprendenti successi delle prime strade di ferro erette in Inghilterra destarono a buon diritto la generale attenzione. Gli Stati Uniti, la Francia, l’Alemagna, l’Austria, il Belgio e la Russia vollero prendervi parte e ne ottennero i più soddisfacenti risultati.

Animati da questi esempi, alcuni dei principali negozianti di Venezia e di Milano, si riunirono onde fondare una società per la costruzione di una strada ferrata da Venezia a Milano, e Sua Maestà Imperiale e Reale Ferdinando I con Sovrano Rescritto del giorno 25 febbraio a. c. si è graziosamente degnata di autorizzarne la formazione.

L’utilità e la importanza di questa grande impresa si rivela facilmente ad ognuno che si faccia a scorrere coll’occhio la carta geografica del Lombardo-Veneto. Questa bella strada della lunghezza di circa 166 miglia italiane, ove sia portata a termine, non può contare rivali nell’Europa intera, perchè nessun grave ostacolo o difficoltà le presenta la topografia del terreno, mentre dall’altro canto è destinata a legare insieme le sette più ricche e popolose città del regno, li cui dipendenti territorii contano, quantunque in così piccola estensione di