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Sul finir di quel mese di maggio fu aperto in Milano un registro di prenotazioni. Ritenendosi allora per definitivo ciò che fu concordato in Verona ed aggiunto nella conferenza di Venezia, il Registro fu intestato ad ogni pagina colle avvertenze stampate, che avvertivano appunto delle 50,000 azioni paganti, delle 500 d’onore, del debito di versamento di un 6 per cento alla prima chiamata dei fondatori. E tali nondimeno furono le ricerche, che chi domandò cinquanta azioni ne ottenne una e mezza.

Dalla parte veneta, la Commissione servendo anche prima ai desiderii comunque intempestivi dell’universale, avea già collocati ventidue milioni al pari.

L’invito al pagamento fu fatto pure dalla Commissione veneta colla lettera 14 giugno p.p., comminando la cancellazione della prenotazione, com’è diritto dei fondatori, i quali ammettono associati alle condizioni che loro convengono. E certo ognuno sente la convenienza di questa condizione. Infatti tutti vi si assoggettarono. Un Decreto Vice-Reale 26 luglio p. p. approva il nostro operato in tale proposito compreso la diffida in caso di non eseguito pagamento della nullità dei biglietti di prenotazione.

Dietro questo pagamento i fondatori hanno stimato opportuno di emettere certificati interinali di azioni. Questi dichiarano aggregati alla Società gli individui al cui nome sono intestati, ma a termini degli Statuti.

E siccome di questi Statuti si deve attendere l’approvazione Sovrana, così l’aggregazione vi è di sua natura condizionata. Noi faremo leggere questi Statuti, e speriamo che piaceranno ad ognuno. Se a taluno dispiacessero a segno ch’egli volesse ritirarsi dalla Società non ancora legalmente formata, egli è a tempo di farlo, e si noterà in un registro il suo nome per riavere indietro il certificato e restituire a lui il suo denaro, lo stesso deve dirsi, se gli spiacesse di adattarsi in prevenzione a qualche modificazione, che il Sovrano potrebbe fare agli Statuti. Per altro abbiamo inserito un articolo, che a società definitivamente approvata, permette di promuovere la modificazione degli Statuti medesimi.

Intanto i fondatori prestarono la chiesta garanzia per ottenere il definitivo permesso coll’approvazione degli Statuti, e nella fiducia che vengano approvati convocarono i prenotati, a cui furono rilasciati i certificati interinali, affine di costituirsi a senso delle Istruzioni Auliche e nominare una Direzione di cinque membri residenti a Milano o di cinque residenti a Venezia, che compisca le pratiche ordinate, riceva gli atti, e tutto il denaro versato, sollevando da ogni responsabilità la Commissione ed agisca a norma degli statuti sotto speranza della loro approvazione. Abbiamo il conforto, signori, di poter annunciare la comunicazione fatta alla Commissione veneta dall’Eccelso Governo il giorno 19 corrente, che l’Aulico Dicastero ha approvate tutte le operazioni e concertazioni predisposte per promuovere l’impresa.

Ci resta a parlarvi dei lavori fatti intorno all’impresa della Strada medesima ed alla prospettiva di profitti che offre. — Molti lavori d’arte furono fatti, utilizzando il tempo di aspettativa del privilegio. Distinti ingegneri si dedicarono a lavori preparatorii, per esempio, lo studio della linea ed il progetto del ponte da Venezia a Mestre.

Il permesso di questo ponte per parte delle Autorità fu già ottenuto.