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di rassicurare l’Autorità vigilante alla sicurezza di un’opera di permanente pubblica utilità e di sommo onore alla patria industria.

Il moto fu dolce vieppiù sulle tratte armate a sleepers, che sui dadi di pietra pietra, tranne alcuni piccoli urti, a luogo a luogo, dipendenti dal contrasto delle ruote colle giunture dei raili talora imperfettamente connessi, al che verrà facilmente riparato: in una parola, l’andamento è assai più mite che non sia quello di una comoda carrozza.

Abbiamo veduto l’edificio della stazione di Monza, che fu ultimato nel breve termine di due mesi e quindici giorni. Si stanno apprestando i cancelli di ferro per chiudere la spianata di quella, del pari che la stazione di Milano. Di quest'ultima diremo, essere, per le proporzioni dell'edificio, per l'eleganza dell'alta e spaziosa tettoja, bella non solo, ma sontuosa. Di fianco, verso la pubblica strada di circonvallazione e fuori dei cancelli della stazione, sta per aprirsi una casa da caffè; i piani superiori della stazione saranno occupati da un restaurant.

Arriveranno fra breve, dalle officine del lombardo carrozziere Arnoldi venticinque vaggoni capaci da 30 a 40 piazze cadauno: l'impresa ne possiede altri quattro di fabbrica francese: negli uni e negli altri si pensò al comodo, all'eleganza, alla forbitezza esterna, al lusso interno.

Si aspettano due altre locomotive forti di 24 cavalli cadauna: una, uscita dalle officine del Creusot in Francia, fu già sbarcata in Genova; l'altra viene apprestata da una delle migliori fabbriche del Belgio: così vi sarà luogo a fare i confronti tra il grado di perfezione presentato dalle diverse estere manifatture, e le altre imprese ne approfitteranno. Un altro Engin-man viene inviato dall'Inghilterra: un terzo, milanese, spedito come allievo, alle officine di Creusot, conosce pezzo a pezzo la sua macchina ed è già atto a guidarla, a tale che non ci mancheranno gli abili e cauti conduttori. Il coke è di Newcastle, la più rinomata delle cave inglesi, e costa 18 fr. per 100 kilog. in Milano. Non si può precisarne il consumo per corsa, poichè ciò dipende in più o in meno, dal numero di viaggi che consecutivamente vi fanno colla macchina già riscaldata. Gioverà però all'economia, tosto che si collocheranno ai due estremi della linea i recipienti di rame fabbricati in Londra, per fornire alle locomotrici l'acqua bollente e riceverne lo scarico da esse.