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mante, proveniente dalla decadenza della sua costituzione, produssero il più patetico interesse come se un uomo assorto ancor sì giovane nei pensieri della vita futura non potesse restare lungo tempo nella vita presente.
Quando il servigio fu terminato, i fedeli si dispersero, coll’aria, di gente che abbiano piuttosto sentito che inteso. Tutte le critiche ch’essi facevano del sermone si trovavano riassunte nell’opinione di M. Dudlow, uomo fino ed onesto, che dopo essersi tenuto un momento alla porta della chiesa, eravi entrato ed era stato vivamente commosso del giovine predicatore.
— Giorgio Griswold, aveva detto colle lagrime agli occhi, è una creatura benedetta da Dio; è ben lungo tempo che non sono stato sì presso a Dio; io lo ripeto è una creatura benedetta da Dio. Ecco la mia opinione.
E del nostro amico James non addurremo noi la sua opinione? James fu prima dissilluso, poi commosso profondamente ed infine intieramente assorto dalle parole del predicatore; e, solamente dopo terminati gli officii egli rinvenne dal suo stupore e s’accorse che era in chiesa. James non si era conosciuto fino a quel giorno; la sua instabilità, la sua attività non era stata che indizio d’uno spirito inquieto, che non trova di che soddisfarsi; al presente gli sembrava che la sua capacità intellettuale allargasse il cerchio, in sera stata imprigionata fino a quel momento; gli sembrava che una specie d’affinità elettrica l’attraesse per altra via da quella percorsa fino a quel giorno. Quando vide il dolce ministro del Signore arrestarsi al basso della gradinata del pulpito s’avvanzò tosto verso di lui.